La Bolla Agricola
Vino Frizzante Malvasia-Cococciola

MARCHIO
Sott’a la Capannə

DENOMINAZIONE
Vino Frizzante Bianco

 

COLORE   Bianco

FORMATO  750ml

 

CARATTERISTICHE / CERTIFICAZIONI

> Vino Biologico
> Biodinamico (Demeter)

Descrizione

La tradizione delle rifermentazioni affonda le sue radici nell’antica Roma. I Romani producevano spumanti aggiungendo uva appassita o mosto dolce ai vini già fermentati, innescando una seconda fermentazione che creava le preziose bollicine. Immergendo le anfore in acque fredde riuscivano a ritardare la fermentazione e mantenere il vino frizzante per più tempo.
A Pompei è stata scoperta una cantina con un cunicolo attraversato da acqua fredda, nel quale venivano posti i dolium (vasi di terracotta) contenenti il mosto da spumantizzare lentamente

 

LA BOLLICINA DELLE NOSTRE CAMPAGNE
La bolla agricola rappresenta un metodo di produzione del vino frizzante profondamente radicato nella tradizione enologica delle campagne italiane. Processo artigianale, tramandato di generazione in generazione, offre l’opportunità di riscoprire il legame ancestrale tra l’uomo e la natura, attraverso l’autenticità e la ricchezza del patrimonio culturale del territorio.

L’ARTIGIANATO DELLA BOLLA AGRICOLA
Metodo di produzione, che richiede pazienza e dedizione, celebra le antiche tradizioni vitivinicole italiane tramandate di generazione in generazione, patrimonio culturale da preservare e valorizzare. Nelle campagne l’agricoltore, che non aveva a disposizione autoclavi e lieviti selezionati, produceva il vino frizzante in damigiane, utilizzando un processo di produzione tramandato di generazione in generazione. La presa di spuma, affidata esclusivamente alla forza della fermentazione spontanea senza aggiunta di zuccheri e solfiti, preserva l’integrità degli aromi e dei sapori naturali del vino.

LE RADICI STORICHE DELLE RIFERMENTAZIONI IN ITALIA
La tradizione delle rifermentazioni affonda le sue radici nell’antica Roma.
I Romani producevano spumanti aggiungendo uva appassita o mosto dolce ai vini già fermentati, innescando una seconda fermentazione che creava le preziose bollicine. Immergevano le anfore in acque fredde, riuscivano a ritardare la fermentazione e mantenere il vino frizzante per più tempo. A Pompei è stata scoperta una cantina con un cunicolo attraversato da acqua fredda, nel quale venivano posti i dolium (vasi di terracotta) contenenti il mosto da spumantizzare lentamente.

 

 

 

 

 

 

 

Sott'a la Capannə Seguici sui Social
X