


Da bambino sognavo di fare il Contadino e per gioco passavo interi pomeriggi a zappettare l’orto sotto casa, senza tralasciare la passione per la musica. E quando pioveva o era buio, suonavo una minuscola fisarmonica, regalo della Befana.
Dai miei genitori ho appreso l’arte di ringraziare la Terra e il Cielo: ciò che curo e che coltivo e soprattutto ciò che mi viene regalato dall’Alto. Le vicende della Vita furono però come sempre imprevedibili e mi ritrovai molto giovane per strada, da solo, ad affrontare il mondo del Girovago e Cantastorie. Conobbi un po’ di successo popolare, regionale, incidendo Sott'a la Capannə una canzone scherzosa che tratta del luogo in cui ancora oggi ambienterei volentieri una vita campestre, serena e ideale.
Il palcoscenico, la musica, lo spettacolo, nel tempo mi hanno sempre di più allontanato dal “sogno” e dall’amore verso la Campagna, avendo poi perduto mio padre e anche il più piccolo fazzoletto di terra. Ho però imparato a riconoscere le persone belle e genuine, come i prodotti migliori, come l’olio buono, come il vino sincero. Gli anni scorrono, feriscono, a volte segnano, ma non uccidono i sogni.
I sogni rimangono sempre quelli, come i veri Amori!
Una sera, un bicchiere di vino biodinamico della BIO Cantina Sociale di Orsogna mi ha fermato il tempo: ho riaperto gli occhi su di un mondo perduto e mai dimenticato, riscoprendo il Vino di mio Padre. Aveva gli stessi Sapori, uguale Sincerità, i medesimi Ricordi e le forti Emozioni. Avevo ritrovato chi ancora rispetta e ringrazia la Terra e il Cielo! Il Girovago e Cantastorie è tornato in mezzo alla sua Terra, nella sua casa, Sott'a la Capannə.
VINO AGRICOLO è per me il Vino della Tradizione che si produceva per la famiglia, per parenti ed amici, per le Feste e per il Lavoro, per nutrirsi, per festeggiare.

Le etichette dei vini Sott’a la Capannə sono un racconto fotografico della storia delle famiglie contadine nel dopoguerra, sotto le Capannə abruzzesi. Qui la coltivazione del Pergolone ha permesso il riscatto e il rilancio socio-economico dell’ intera provincia di Chieti che, grazie all’intelligenza e alla maestranza dei suoi vignaioli, ha sviluppato e adattato al vitigno una nuova forma di allevamento, la Capanne.
Se negli album dei tuoi ricordi di famiglia c’è una foto che racconta un momento di vita agricola, magari Sott’a la Capannə, inviacela. Nduccio con i grafici di Bio Cantina Orsogna selezioneranno le più significative da stampare su tutti i vini della linea.

I contadini da sempre hanno trasferito al vino la loro poesia e il loro animo. Il vino agricolo nasce nelle campagne da coltivazioni e tecniche enologiche che non ricorrono a manipolazioni e correzioni, la natura con la sua infinita sapienza ha previsto che l’uva, sana e raccolta matura, diventa vino con il minimo aiuto dell’uomo, volto solo a favorire i fenomeni naturali senza condizionarli. Nel tempo il ruolo del vino è evoluto. Da prezioso alimento, che forniva energia per il duro lavoro in campagna, e elemento di aggregazione e di accompagnamento delle conversazioni, è diventato un prodotto tecnologico, perfetto al gusto, ma senza identità e omologato. La bevuta del passato era di compagnia, genuina, la chiara espressione della tradizione, senza gli appesantimenti delle descrizioni tecniche e sensoriali sulle sue qualità organolettiche.
Il vini agricoli Sott’a la Capannə conservano i valori e i saperi delle nostre campagne tramandati da padre a figlio, da nonno a nipote.
Il vino Sott’a la Capannə:
– è gioioso, invitante e non impegnativo, a suo agio su tutti i tavoli e accende la convivialità di spensierate rimpatriate.
– è un vino schietto, non suggestionato da mode e gusti farlocchi, dove i suoi cosiddetti “difetti” ne accrescono la complessità, la sincerità e lo stretto legame con il luogo di origine e il nobile patrimonio contadino da cui proviene.
– è un vino da bere senza timore con un vecchio caro bicchiere da osteria, la fragranza al naso e le qualità gustative si sentiranno ugualmente.
