I contadini da sempre hanno trasferito al vino la loro poesia e il loro animo. Il vino agricolo nasce nelle campagne da coltivazioni e tecniche enologiche che non ricorrono a manipolazioni e correzioni, la natura con la sua infinita sapienza ha previsto che l’uva, sana e raccolta matura, diventa vino con il minimo aiuto dell’uomo, volto solo a favorire i fenomeni naturali senza condizionarli. Nel tempo il ruolo del vino è evoluto. Da prezioso alimento, che forniva energia per il duro lavoro in campagna, e elemento di aggregazione e di accompagnamento delle conversazioni, è diventato un prodotto tecnologico, perfetto al gusto, ma senza identità e omologato. La bevuta del passato era di compagnia, genuina, la chiara espressione della tradizione, senza gli appesantimenti delle descrizioni tecniche e sensoriali sulle sue qualità organolettiche.
Il vini agricoli Sott’a la Capannə conservano i valori e i saperi delle nostre campagne tramandati da padre a figlio, da nonno a nipote.

Il vino Sott’a la Capannə:
– è gioioso, invitante e non impegnativo, a suo agio su tutti i tavoli e accende la convivialità di spensierate rimpatriate.
– è un vino schietto, non suggestionato da mode e gusti farlocchi, dove i suoi cosiddetti “difetti” ne accrescono la complessità, la sincerità e lo stretto legame con il luogo di origine e il nobile patrimonio contadino da cui proviene.
– è un vino da bere senza timore con un vecchio caro bicchiere da osteria, la fragranza al naso e le qualità gustative si sentiranno ugualmente.

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