Sott’a la Capannə
Montepulciano d’Abruzzo DOP
MARCHIO
Sott’a la Capannə
DENOMINAZIONE
Montepulciano d’Abruzzo DOP
COLORE Rosso
FORMATO 750ml
CARATTERISTICHE/CERTIFICAZIONI
> Vino Biologico, Biodinamico (Demeter), Biodiversity Friend e Vegan
> Fermentazione spontanea
> Stabilizzazione tartarica naturale
Descrizione
VITIGNO
Montepulciano 100%
ORIGINE E STORIA DEL VITIGNO
La valle che diede vita al vitigno è quella Peligna, con testimonianze scritte già dalla metà del 1700, a partire dell’ultimo dopoguerra la sua coltivazione si è estesa a tutta la fascia collinare litoranea ed oggi costituisce il principale vitigno della regione Abruzzo. Si tratta di una pianta in grado di crescere sia sulle zone montuose interne che sulle colline, fino ad arrivare alle zone costiere.
ZONA DI COLTIVAZIONE
Orsogna 440m s.l.m. – 16 Km dal mare Adriatico e 16 km dalla Maiella.
IN VIGNA
Coltivata a “capanne” (tendone o pergola abruzzese), la forma di allevamento che più di tutte restituisce alla vite il suo naturale sviluppo vegetativo.
Nella “capanne”, su un tetto orizzontale di fili, la vite cresce in modo armonioso e naturale e le foglie prendono vento e sole.
La “capanne” è una forma di allevamento non meccanizzabile e pertanto legata alla manualità e l’esperienza del vignaiolo.
VINIFICAZIONE
UVE 100% biodinamiche (disciplinare di vinificazione Demeter).
FERMENTAZIONE SPONTANEA
Ogni anno la forza e la salute del vigneto biodinamico produce uve ricche di lieviti che sono indispensabili per la fermentazione spontanea che restituisce al vino i sapori autentici di un territorio.
STABILIZZAZIONE TARTARICA
In biodinamica nella stabilizzazione tartarica, allo scopo di risparmiare energia, si ammette solo l’effetto naturale del freddo invernale e non sono ammessi i convenzionali trattamenti chimici e fisici.
Trovare tartrati sul fondo della bottiglia sta a significare che “il vino ha sentito freddo” e ha rilasciato il suo surplus degli innocui tartrati.
SOLFITI
Senza solfiti aggiunti (inferiore a 10 mg/lt). Nei vini Sott’a la Capannə i solfiti non sono aggiunti in nessuna fase di lavorazione:
> Solfiti e viticoltura
I vigneti condotti secondo le regole della biodinamica (piante in equilibrio e non forzate, terreni fertili) producono uve sane e ricche di vita fondamentali per la produzione di vino senza solfiti.
> Solfiti e fermentazione spontanea
I lieviti indigeni dell’uva, a differenza di quelli industriali, sono molto sensibili ai solfiti e pertanto non vengono aggiunti nelle fermentazioni spontanee.
> Solfiti e conservazione
I vini conservati e imbottigliati senza l’utilizzo di solfiti sono più buoni perché:
• hanno profumi più autentici;
• sono più piacevoli in bocca;
• sono più digeribili.
AFFINAMENTO
Vasche cemento e bottiglia.